Strozzapreti

Il termine strozzapreti viene usato per individuare tipi di pasta anche molto diversi fra loro secondo la regione d’origine. Nella bassa Umbria indica una pasta corta composta di listarelle consistenti avvolte su se stesse tipiche della tradizione contadina, la cui forma somiglia alle stringhe delle scarpe con le quali i rivoltosi anticlericali strangolavano, ai tempi del dominio dello Stato Pontificio, gli ecclesiastici di passaggio (da qui il nome). Si tratta di un prodotto “povero”, fino al secolo scorso realizzato a mano con pasta di grano tenero ed acqua.

Oggi gli strozzapreti vengono prodotti con semola di grano duro tramite processo di estrusione, con particolari macchinari in grado di conservare le caratteristiche della lavorazione manuale. Si tratta di pasta corta, consistente e con buona tenuta del sugo grazie alla forma avvitata, ottenuta da ingredienti di qualità lavorati nel rispetto della tradizione, con procedimenti in grado di mantenere il gusto della pasta fatta in casa.

Il processo di estrusione viene eseguito con la trafila in bronzo, adatta a conferire alla pasta una maggiore ruvidità e quindi a raccogliere meglio i condimenti con cui viene servita. Gli strozzapreti sono ottimi da servire con sughi saporiti quali ragù di carne, sugo di cinghiale, funghi, prosciutto e asparagi, oppure con alcuni condimenti di mare come il sugo di canocchie.